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sabato 25 luglio 2015

All’Auditorium Fiorella Mannoia, signora della musica italiana




Giovedì 23 luglio, con inizio alle ore 21, la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica ospiterà l’atteso concerto di Fiorella Mannoia e della sua band. La grintosa ed elegante artista romana proporrà al pubblico una lunga escursione attraverso i suoi brani storici e le canzoni di molti altri autori. Un doppio cd, un’antologia musicale pubblicata la scorso anno, un progetto al quale hanno partecipato tanti amici e colleghi per celebrare i suoi 60 anni e i nove lustri della sua carriera: la raccolta “Fiorella” - che contiene anche le voci e le canzoni di Celentano e Baglioni, di Battiato e Fossati, fra gli altri - è stata la scintilla da cui è scaturito questo lungo tour che tornerà al complesso ideato da Renzo Piano giovedì prossimo. Interprete raffinata e appassionata, dotata di una voce ora carezzevole ora decisa e di un carattere sensibile e determinato, abituata sempre a dire quello che pensa senza mezze misure, Fiorella Mannoia è indiscutibilmente una delle signore della musica italiana, un’artista che come poche altre ha saputo esprimere e trasmettere emozioni, rendendo proprie tutte le canzoni che gli altri hanno scritto per lei. Così, nel concerto dell’auditorium - che è inserito nella rassegna “Luglio suona bene” - non mancheranno brani storici come “Caffè nero bollente”, “Quello che le donne non dicono” e “Sally”, arriveranno pezzi memorabili come “Il cielo d’Irlanda” e “Come si cambia”, e si omaggeranno i big della canzone nostrana con “Amore bello”, “Un bimbo sul leone” e “Via con m

giovedì 16 luglio 2015

Jovanotti, serenata rap all'Olimpico: foto mai viste sul palco di Roma

Jovanotti, serenata rap all'Olimpico: foto mai viste sul palco di Roma
In esclusiva per Repubblica.it le foto scattate sul palco durante il concerto di Jovanotti all'Olimpico. Lo show nello stadio della Capitale ha registrato il sold out con 65mila fan che hanno ballato e cantato per oltre due ore e mezza. Un record per l'artista toscano che nelle prime sei tappe del tour - Ancona, Padova, Bologna, la doppietta di Firenze, la tripletta di Milano e l'unica data a Roma - si è esibito davanti a 400mila spettatori. Prossimi appunatmenti il 18 luglio a Messina, il 22 a Pescara, il 26 a Napoli e il 30 a Bari. Annunciata già anche una prima tranche di appuntamenti per Lorenzo nei palazzetti, il nuovo spettacolo per l'inverno, a partire dal 19 novembre da Rimini

domenica 5 luglio 2015

Franco Battiato a Milano, fra pop e musica colta

Franco Battiato al Teatro dal Verme lo scorso 22 giugno, la prossima data in piazza del Duomo a Parma il 23 luglio Le maschere sono allineate davanti al palco del Teatro Dal Verme: cercano di contenere il pubblico, che dopo il secondo bis chiesto a gran voce si è alzato dalle comode poltroncine di velluto bordeaux per correre in prima fila. Sul palco non c’è il nuovissimo prodotto di qualche talent show, né il fantasma di Jim Morrison, ma un quartetto d’archi, un pianoforte, una chitarra acustica e qualche sintetizzatore.


Fka twigs Al centro del palco un uomo che, nonostante l’età (settanta compiuti da poco) e il recente incidente alla gamba, accenna qualche passo di danza: lui è Franco Battiato, il grande sperimentatore, l’anello di giuntura fra pop e musica colta. Lo stesso che nel 1969 saliva sul palco con un sintetizzatore CVS3, acquistato mesi prima che venisse ufficialmente lanciato sul mercato e imparato a suonare dalla stessa persona che l’aveva progettato. Il successo non ha mai scalfito la sua musica, Franco è rimasto sempre lo stesso: coraggioso, eclettico, umile e ironico. Anche adesso che ha «Non posso più uscire di casa senza che mi chiedano come va con la gamba. Beh: la gamba va bene, ed è questa qui» – poco prima di alzarsi dalla sedia per cantare le esplosive I Treni Di Tozeur, La Stagione Dell’Amore e Voglio Vederti Danzare.