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sabato 28 febbraio 2015

Musica, sul palco trent’anni dopo: la band suona la storia rock di Ravenna


Sabato 28 febbraio al Circolo Aurora Fabio Fiorini, Claudio Battaglione, Gigi Casadio e Laimer Molducci presentano Alta marea, un progetto rock-cantautorale che parla di sogni, rabbia, onestà e ricordi, riunendo intorno a sé le nuove tessere del mosaico musicale della città Trent’anni dopo, al centro del palco ci sono sempre loro. Accanto, la stessa città, cresciuta, ma con gli stessi lineamenti. I musicisti dello storico gruppo La Traccia di Ravenna si ritrovano, reduci da esperienze personali e musicali diverse, mantenendo il loro nome e l’esigenza di parlare alla società. Sabato 28 febbraio al Circolo Aurora di Ravenna Fabio Fiorini (voce e chitarra), Claudio Battaglione (chitarra), Gigi Casadio (basso) e Laimer Molducci (batteria) presentano Alta marea, un progetto rock-cantautorale che parla di sogni, rabbia, onestà e ricordi, riunendo intorno a sé le nuove tessere del mosaico musicale della città, come i Kisses from Mars, i Doormen, gli Actionmen, Nicola Peruch, per una serata di scambi e confronti tra la vecchia e la nuova scuola ravennate. “Alta marea è un lavoro onesto, perché ci sono parole che sgorgano dal cuore”, spiega il cantante, Fabio Fiorini. La storia de “La Traccia” è ripartita nel 2014, con le contaminazioni degli anni ’70 e ’80, “come se avesse 19 anni e un giorno”. A Ravenna i musicisti crescono nei dedali del centro storico come dentro un vaso di marmellata: l’ambiente musicale, un misto di produzione propria e cover, è storicamente tagliato fuori da molte rotte importanti come la via Emilia. I “vecchi” ragazzi classe 1961 de La Traccia sono cresciuti nella Ravenna più antica, la zona dantesca, piazza san Francesco, dove gli strascichi dei movimenti hippie diedero il via all’escalation dell’uso di droghe. “Ci siamo accorti che le nostre cose – prosegue Fiorini – avevano e hanno ancora un respiro, la possibilità di essere raccontate, di denunciare. Alta marea parla, con parole dirette e crude, degli anni dell’uso di droghe e di chi vive ai margini, di esperienze vissute. Era un lavoro fatto di getto, a 19 anni: la musica è contaminata e ispirata dalle composizioni di Finardi, Pfm, Area, dalla voglia di dire qualcosa con un rinnovato entusiasmo, e il risultato commuove chi aveva abbandonato i testi in un cassetto È stato il chitarrista, Claudio Battaglione, a proporre di soffiare via la polvere dalle note, tirando fuori dalla soffitta gli strumenti per rimettersi a suonare e a studiare insieme. “La nostra necessità è di tornare a proporre la cultura e la cosiddetta musica d’impegno anche nelle sale più piccole. A Ravenna avevamo una rassegna jazz di qualità eccelsa, una qualità che oggi è assicurata solo dal maestro Muti. Abbiamo la pretesa di far ascoltare queste otto nuove canzoni e occupare il nostro spazio, come facevamo una volta, per esempio nei comizi di quartiere, con una prolunga di fortuna prestata per farci suonare agli angoli delle strade”. Se lo spirito rianimato de “La Traccia” è quello degli anni ’80, ad essere cambiate sono le richieste del pubblico. “Ascoltando nuovi gruppi, ci siamo accorti che esiste l’esigenza di dire qualcosa riguardo al sociale, di parlare di sé e della condizione di una persona precaria, che lotta per il cambiamento con la sua rabbia e i suoi sogni – conclude Fiorini –. Forse le persone e i giovani vanno avvicinati con tematiche vere, che mettano nuovamente al centro l’attenzione per noi stessi e per la società, canzoni che raccontino il passato e diano la voglia di cambiare il futuro, ma non in modo qualunquistico. Questa è una cosa che oggi sento fare solo a Fabi, Gazzè, Silvestri, Capossela, i Marta sui Tubi e pochi altri. Certo, il pubblico sarà più difficile di trent’anni fa, ma noi siamo pronti a ripartire”.

mercoledì 25 febbraio 2015

Irene Grandi al Festival di Sanremo 2015

Irene Grandi al Festival di Sanremo 2015Irene Grandi parteciperà al Festival di Sanremo 2015: nata a Firenze il 6 dicembre 1969, appare in tv per la prima volta nel novembre 1993 alla trasmissione Roxy Bar. Nel 1995 raggiunge il successo con l'album In vacanza da una vita. Cantando diversi generi musicali, ha partecipato cinque volte al Festival di Sanremo, arrivando per due volte nelle prime tre posizioni. Ha partecipato ad undici edizioni del Festivalbar, arrivando prima per due volte e vincendo il Premio Radio. Nel 2004 ha condotto l'edizione della kermesse canora. Nel 2009 ha vinto un Wind Music Award e nel 2011 un Sanremo Hit Award. Cantando in altre lingue oltre che in italiano, ha riscosso successo anche all'estero. Si è esibita con i grandi della musica italiana, entrando a far del cast del Pavarotti and Friends e duettando con lo stesso Pavarotti

Amara - Credo


IL TESTO
Credo nei sogni li accarezzo con le mani
credo nel sole che mi scaldi anche domani
credo nei santi a quelle mie parole al vento
credo all’infinito amore che poi nasce in un momento
magari proprio quando ormai non ci credevi più
che non pensavi neanche che potessi essere tu
e credo nei bambini nelle loro madri
alla bellezza dei colori incorniciata dentro ai quadri
a quelle discussioni che si fanno dentro ai bar
ad ogni strada presa che non so mai dove va.

E amore credo a quello che mi hai dato sempre
mi ritrovo nei tuoi occhi ma mi perdo tra la gente
amore non posso guardarti negli occhi e chiamarti per nome
non posso che stare in silenzio se parla l’amore
è pioggia di luce battente che illumina il cuore
non posso guardarti negli occhi.

Credo alla storia che non ci hanno raccontato
agli occhi lucidi se sono emozionata
credo alle avversità del tempo che ci rende grandi
alla nostra vicinanza quando siamo più distanti
alle ali forti della mia testarda libertà
al buio della notte quando accende la città
al mio passato che è passato e non l’ho persa
e anche se oggi son diversa orgogliosamente questa
credo nelle preghiere anche se ognuno a modo suo
perché ogni luce è buona per accendere quel buio.

E amore credo a quello che non so scordare
amore resta amore, amore non te lo dimenticare
e amore non posso guardarti negli occhi e chiamarti per nome
non posso che stare in silenzio se parla l’amore
è pioggia di luce battente che illumina il cuore
non posso che stare in silenzio.

Credo nelle preghiere anche se ognuno a modo suo
perché ogni luce è buona per accendere quel buio
e amore credo a quello che non so scordare
amore resta amore, amore non te lo dimenticare.

martedì 24 febbraio 2015

Negrita, uscirà il 24 marzo il nuovo album di inediti '9

Negrita pronti per tornare sulla scena con un nuovo progetto discografico dopo 'Dannato Vivere' (Disco di Platino) e il progetto acustico 'Déjà Vu'. Prodotto da Fabrizio Barbacci, il nuovo album di inediti si intitola '9' e uscirà il prossimo 24 marzo per Universal Music Italia. Registrato al 'Grouse Lodge' (Rosemount, Irlanda) e masterizzato da Ted Jensen allo 'Sterling Sound' (New York, Usa), '9' contiene 13 brani che recuperano le radici più rock della band: Il gioco; Poser; Mondo politico; Que será, será; Se sei l'amore; 1989; Ritmo umano (Feat. Ted Neeley); Il nostro tempo è adesso; Baby I'm in love; Niente è per caso; L'eutanasia del fine settimana; Vola via con me; Non è colpa tua (feat. Shel Shapiro). “I nostri dischi precedenti nascono all'insegna di viaggi importanti. Questi viaggi ci hanno sempre portato in Paesi e territori alternativi rispetto alla scena rock: Brasile, Argentina, Spagna. Qui al Grouse Lodge, in Irlanda, si respira l'aria e l'atmosfera che permeava i dischi che abbiamo ascoltato nell'adolescenza. Qui siamo effettivamente nel cuore del Rock", afferma Drigo. Il disco '9' è anticipato dal singolo 'Il Gioco', in radio e in tutti gli store digitali a partire da venerdì 27 febbraio. Oltre al nuovo album, i Negrita stanno per tornare con un nuovo tour che partirà da Firenze il 10 aprile e toccherà i più importanti palasport italiani.

Jovanotti presenta il suo nuovo album 'Lorenzo 2015

L'artista pubblica il nuovo album di inediti, anticipato nelle scorse settimane dal singolo 'Sabato'. Il nuovo progetto di 'Jova' si compone di 30 brani inediti, divisi in due cd e registrati tra Milano, Cortona, Parigi, New York e Los Angeles. La tracklist del primo cd contiene i brani: 1. L’alba, 2. Sabato, 3. Tutto acceso, 4. Musica feat. Manu Dibango, 5. Le storie vere, 6. Ragazza magica, 7. L'estate addosso, 8. Gli immortali, 9. Pieno di vita, 10. Il mondo è tuo (stasera), 11. E' la scienza, bellezza!, 12. L’astronauta, 13. Libera, 14. Il cielo immenso, 15. Caravan story, 16. Con uno sguardo, 17. Perché tu ci sei, 18. Insieme. Il secondo cd si compone invece di: 1. Melagioco feat. Antibalas, 2. Il vento degli innamorati, 3. Un bene dell’anima, 4. Si alza il vento feat. Bombino, 5. Una scintilla, 6. E non hai visto ancora niente, 7. La Bohème, 8. All the people feat. Sinkane, 9. Fondamentale, 10. Il riparo, 11. Gravity, 12. 7 miliardi.

Madonna festeggia l'8 marzo con Fabio Fazio e il suo 'Rebel heart'


Domenica 8 marzo, proprio in occasione della giornata internazionale della donna, Fabio Fazio avrà come ospite a 'Che tempo che fa', in onda alle 20,10 su Rai3, la pop star Madonna. Lo ha annunciato lo stesso Fazio su Twitter: @fabfazio "We're waiting for you @Madonna with your #RebelHeart! I can't wait to see you!" Madonna manca dalla televisione italiana da 15 anni, l'ultima partecipazione risale al 2000 nel programma 'Carramba che fortuna', e l'8 marzo a 'Che tempo che fa' presenterà in anteprima tv in Italia il suo nuovo album 'Rebel heart', che sarà disponibile in tutto il mondo dal giorno successivo, il 9 marzo, in digitale e dal 10 marzo nei negozi tradizionali. L'album, il 13esimo della carriera di Madonna, contiene collaborazioni che vanno da Nicki Minaj, Kanye West, Nas, Chance the Rapper fino ad arrivare a Mike Tyson ed è stato registrato tra New York, Los Angeles e Londra. Tra i produttori, oltre la stessa Madonna, figurano Diplo, Kanye West, Billboard, Avicii, DJ Dahi e Blood Diamonds, Ryan Tedder, Toby Gad, e Ariel Rechtshald. 'Rebel heart' sarà disponibile in Italia in versione standard, deluxe, limitata super deluxe e in vinile, quest’ultima nei negozi dal 31 marzo.

giovedì 19 febbraio 2015

Lady Gaga vs Katy Perry nel pop è guerra di regine


L’una è una mutante dark, l’altra un fumetto pastello si incontrano domenica a MtvVideo Music Awards



Chissà se anche i guai vengono considerati propedeutici ai fini della promozione. In tal caso, per l’album Art Pop la cui uscita è prevista per l’11 novembre prossimo, Lady Gaga può già contare su carte di una qualche importanza: il primo guaio è infatti una cifra implacabile che (purtroppo per lei) non la riguarda, e sono i 450 mila download di Roar, il singolo di Katy Perry uscito contemporaneamente al suo Applause, di cui sono state scaricate invece, nello stesso periodo, più o meno un terzo delle copie. Una débacle, per ora, che la complessa artista italoamericana - giudicata da metà del mondo che si occupa di questi fenomeni un genio, e dall’altra metà niente più che un fenomeno mediatico - aveva forse inconsciamente già cercato di prevenire, alle prime critiche del singolo, intitolando un piccolo video: «Lady Gaga is over» e facendo scorrere concetti scaramantici come «Non ballate», «Non comprate», «Non applaudite» che oggi corrono il rischio di esser presi sul serio. Detto fra noi, Applause non colpisce, non morde, è noiosina e rimanda a certe melodie dell’ultimo album di Madonna, e già questo è un peccatuccio ricorrente, su cui la Material Madam ha costruito un bel pezzo nell’ultimo show in tour. Ma sempre detto fra noi, non è che nemmeno Roar di Katy Perry sia un capolavoro che i posteri ci invidieranno. E’ una canzoncina fresca, acqua e detersivo forse non biodegradabile, già sentita mille volte chissà dove, accompagnata da un video dove la ragazza fumettosa è anche impegnata nello strappo della carta igienica in bagno mentre non abbandona il cellulare per tentare di comunicare con il suo bello. Un mondo, il suo, tutto diverso da quello compulsivo, oscuro e astratto della mutante Lady Gaga, una che indubbiamente fino a questo punto della sua breve ed eclatante carriera ha lasciato un segno forte nel campo dei simbolismi e dei travestimenti e dell’impegno sociale verso nobili cause, forse ben più che nei tormenti musicali che ha riversato (peraltro con grandissimo successo) sul mercato. Di tali peripezie così rappresentative degli umori del pop più amato dalle masse occidentali negli ultimi anni, si avrà tra l’altro una rappresentazione diretta domenica prossima a New York, agli MTV Video Music Awards in onda anche alle tre della notte italiana dal Barclays Center di Brooklyn, quando sia Lady Gaga Germanotta che Katy Perry saranno ospiti della kermesse, una ad aprire e l’altra a chiudere, e quello che si preannuncia come una sorta di duello finirà per surclassare magari le nomination di Timberlake o la presenza degli One Direction o di Taylor Swift. Sempre alle prese con i suoi guai, scaramanticamente o no, Gaga sta intanto affrontando su Twitter l’ex amico Perez Hilton, il pettegolo del web al quale già era legata da grande amicizia ora trasformata in uno scontro degno del nostro Montecitorio. Lei gli ha dato dello stalker dopo che lui, non contento di aver gioito per il successo di Roar, ha cercato di affittare un appartamento nel suo palazzo: «Mi vuoi tormentare», gli ha scritto Gaga mentre i fans si scatenavano in sua difesa. Vabbè. Arriverà forse a consolarla in questi giorni un libro del vecchio amico DJ Paints, che in Rivington WAS Our ripercorre la storia della scena dalla quale è nata alla gloria nel 2006, quando ancora si cuciva i vestiti, Stefani Germanotta (esce nei dintorni di Art Pop per trarne luce, ma ancora non si sa chi illuminerà chi).

martedì 17 febbraio 2015

Raf al Festival di Sanremo 2015 con la canzone "Come una favola"

Ecco l'esibizione di Raf con il brano "Come una favola", l'inedito presentato a Sanremo 2015.



Raf sarà in gara al Festival di Sanremo 2015 con il brano "Come una favola". E' la quarta partecipazione al festival del cantante, che nel 1988 aveva partecipato con "Inevitabile follia", nel 1989 con "Cosa resterà degli anni 80" e nel 1991 con "Oggi un Dio non ho". Raf torna così all'Ariston anche per lanciare il suo nuovo album, il cui titolo non è ancora stato annunciato. Raf, Come una favola, testo Sei tu, l'unica per me Non c'è niente di simile Un giorno sei entrata nei miei sogni E hai reso tutto possibile E ho imparato tra sogni e realtà imprevedibili Che l'amore esiste anche di là dei nostri limiti Sei tutto quello che voglio Anzi sei molto di più E a quanti dei miei problemi La soluzione dei tu Vorrei che fosse per sempre Come una favola A cui non crede nessuno Soltanto io e te C'è sempre una strada sai Davanti a noi Attraversando spirali di un mondo in disordine Puoi inventarne un'altra se vuoi Finché vedrò le api che si posano sui fiori Mentre le nuove disegnano il cielo Ovunque andrai io ci sarò perché Perché è di me che hai bisogno Ed io ho bisogno di te Perché siamo parte di un sono Perché è tutto quello che c'è E sarà sempre per noi Come una favola Stringimi forte perché Ti farò girare girare girare volare E splenderemo per sempre Milioni di anni luce come pianeti Oltre la gente oltre l'invidia Di chi questo mai avrà E splenderemo per sempre Sei tutto quello che voglio Tu sei molto di più E ai miei perché La risposta sie tu Vorrei che fosse per sempre Come una favola Come una favola E girare girare e volare Una vita si può raccontare Come una favola Come una favola

IL VOLO GRANDE AMORE





http://www.cnlive.it/playmusic/2015/02/13/il-volo-grande-amore.html

Chiudo gli occhi e penso a lei il profumo dolce della pelle sua
 E’ una voce dentro che mi sta portando dove nasce il sole.
 Sole sono le parole
 Ma se vanno scritte tutto può cambiare
 Senza più timore te lo voglio urlare questo grande amore.
 Amore, solo amore è quello che sento
Dimmi perché quando penso, penso solo a te Dimmi perché quando vedo, vedo solo te
 Dimmi perché quando credo, credo solo in te grande amore Dimmi che mai
 Che non mi lascerai mai.
 Dimmi chi sei Respiro dei giorni miei d’amore.
Dimmi che sai Che solo me sceglierai Ora lo sai
Tu sei il mio unico grande amore.
Passeranno primavere,
 Giorni freddi e stupidi da ricordare,
 Maledette notti perse a non dormire altre a far l’amore.
 Amore, sei il mio amore Per sempre, per me
. Dimmi perché quando penso, penso solo a te Dimmi perché quando amo, amo solo te
 Dimmi perché quando vivo, vivo solo in te grande amore
 Dimmi che mai Che non mi lascerai mai
 Dimmi chi sei Respiro dei giorni miei d’amore.
 Dimmi che sai Che non mi sbaglierei mai
 Dimmi che sei Che sei il mio unico grande amore.

Sanremo, la verità è che non ti piaccio abbastanza

Non ci siamo perse una serata negli ultimi trent'anni, ma il Festival è maschio. E quindi ingrato


 Il problema di questo Festival di Sanremo, come di tutte le storie d’amore irrimediabile, è stato l’ultimo quarto d’ora. Quello in cui hanno proclamato vincitore Il volo, trio di tenori a stento ventenni, il cui senso può essere individuato solo nella necessità di assicurare accompagnamento musicale adeguato alle nozze di North West, di stirpe Kardashian, e delle altre spose ricche e pretenziose di prossima generazione. Fino a quel momento, per cinque interminabili serate, al festival avevo perdonato tutto. La consacrazione di Albano e Romina a definitiva power couple d’Italia: neanche gli Underwood di House of Cards sanno allestire uno spettacolo così misurato di complicità e stagionato disgusto. L’imposizione di Biagio Antonacci come superospite da onorare a squarciagola: persino io, che di canzoni sceme ne so tante, di Se io, se lei conosco appena il ritornello. L’immancabile collegamento con la Stazione Spaziale Internazionale: Samantha, quando torni a casa? Non ne possiamo più. La coerenza neocatecumenale come scelta stilistica: dai sedici pasciuti figli degli Anania ai signori Manenti sposi anni Cinquanta passando per i girocollo di Emma, valletta penitenziale. E poi l’ostinazione dei comici a non far ridere, di Carlo Conti a parlar di morti, di Arisa a conciarsi da maschera Kabuki che sbuffa. Avevo perdonato tutto, pure gli ascolti bulgari. In cambio mi sarei accontentata di Nek al primo posto, e dell’illusione che Sanremo in fondo avesse un debole per quelle come me, che da giovani si credevano più intelligenti e adesso tifano per chi è invecchiato meglio, ma comunque non hanno mai perso una serata. Invece hanno vinto tre ragazzini brutti ma buoni, che vendono già dischi a milioni. Dischi che io non canterò mai.